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  • Istituto di Scienze della Vita

SUCCESSO PER ASSEGNISTA DELL’ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA IN BANDO “PISTOIA GIOVANI E RICERCA SCIENTIFICA”: VALORIZZARE UN FRUTTO NUTRACEUTICO PER DARE NUOVE ENERGIE AL SETTORE AGROALIMENTARE DELLA PROVINCIA

Data pubblicazione: 27.03.2017
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Nuovo successo per l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna. Una sua assegnista di ricerca, Alice Trivellini, è risultata tra i vincitori del bando “Pistoia Giovani e Ricerca Scientifica 2016”, che prevede il cofinanziamento di progetti destinati ad avere una ricaduta positiva sul territorio della provincia di Pistoia. I vincitori, tra cui Alice Trivellini, saranno presentati alle 9.30 di giovedì 30 marzo 2017 alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pescia e Pistoia, in via De’ Rossi 26 a Pistoia.

Il minimo comune denominatore dei progetti selezionati, riuniti nel bando in cinque settori e destinati a essere sostenuti con un importo di 300mila euro come cofinanziamento erogato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pescia e Pistoia, è produrre ricadute positive sul territorio della provincia di Pistoia ed essere affidati a giovani ricercatori (età inferiore a 40 anni) che operano inuniversità, istituzioni ed enti pubblici di ricerca e di sperimentazione attivi in Italia e che, dal canto loro, si impegnino finanziariamente per coprire almeno il 25 per cento del totale di spesa dei progetti selezionati. La valutazione dei progetti ha tenuto conto del valore scientifico e delle prevedibili ricadute in termini occupazionali ed economici e-finanziari, contribuendo allo sviluppo dell’imprenditoria locale e dell’indotto produttivo, oltre che alla valorizzazione delle risorse tipiche del territorio pistoiese.

Il progetto con cui Alice Trivellini è risultata vincitrice vede come responsabile scientifico Anna Mensuali, docente di Orticoltura e Floricoltura all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, e si propone di valorizzare la produzione orticola e floricola dell’area pistoiese introducendo un nuovo tipo di prodotto che, valore estetico e parte, combini caratteristiche nutrizionali e funzionali, con un approccio di filiera, dalla propagazione alla coltivazione di specie di Hylocerius spp (Pitaya o “Frutto del Drago”).

La scelta è caduta sulla Pitaya, originaria dell'America tropicale e sconosciuta fino a quindici anni fa, che si adatta bene alle condizioni climatiche ed è adesso apprezzata in tutto il mondo per la qualità e per le componenti nutraceutiche del suo frutto. La produzione in Italia è in uno stadio embrionale, ma l’interesse dei media per le sue proprietà ha contribuito ad aumentare l’interesse per la Pitaya. I partner del progetto sono il Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi dell’economia agraria (CREA), Unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde ambientale e ornamentale di Pescia (Pistoia) con Daniele Massa come referente;  Flora Toscana; Società Agricola Cooperativa di Pescia (Pistoia) con Luca Quilici come referente.

Le prove sperimentali si svolgeranno, in convenzione, presso le strutture del Dipartimento di Scienze agrarie, ambientali e agroalimentari dell’Università di Pisa.

Nella foto: una pianta di Pitaya (archivio)