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  • Istituto di Scienze della Vita

Divulgazione scientifica: successo sui social per le allieve e gli allievi di Sant’Anna, Normale, Università di Pisa che hanno lanciato “Progetto Bio[Tecno]Logico”. Più di 3mila follower su Instagram per affrontare i temi legati alle biotecnologie

Data pubblicazione: 21.01.2021
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In “Progetto Bio[Tecno]Logico” rientrano le numerose attività di divulgazione scientifica che sviluppano da più di un anno, l’esordio sul finire del 2019, allieve e allievi delle tre università di Pisa (Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore, Università di Pisa) che studiano neuroscienze, biologia molecolare, ingegneria genetica. Uno degli obiettivi che il gruppo si era dato, ovvero conquistare l’attenzione del variegato pubblico dei social media, per affrontare temi come biotecnologie, OGM, vaccini, è stato raggiunto in pieno. Ad oggi sono oltre 3mila i follower dell’account Instagram e il loro numero è in continuo aumento.
Grazie a questo account molto attivo, @progetto.biotecnologico, le studentesse e gli studenti propongono all’attenzione generale temi riguardanti l’impatto della scienza sulle nostre vite, attraverso post graficamente accattivanti, di veloce lettura, con rimandi alle fonti scientifiche da cui sono tratte le argomentazioni, che oscillano dalla biotecnologia, la tecnologia che ha un impatto concreto sulla vita e sulla salute di uomini, animali, vegetali.

L’account affronta anche temi come Ogm, vaccini, trapianti di organi, pubblicizza eventi di divulgazione scientifica, realizza dirette Instagram con divulgatori di successo, posta video tutorial che riguardano soprattutto i comportamenti corretti da adottare durante la pandemia da Covid-19. Per promuovere la vaccinazione anti-Covid, ad esempio, è stato realizzato un video che ha coinvolto 120 studentesse e studenti delle varie università italiane.
Senza dimostrarsi categorici o dogmatici, le allieve e gli allievi delle tre università di Pisa cercano di avvicinare un pubblico ampio alla scienza, incuriosendo con un linguaggio semplice che affronta aspetti anche controversi. Il punto di vista resta quello di chi ritiene che la ricerca scientifica, in particolare quella legata alla biotecnologia, se usata in maniera corretta, possa migliorare la qualità della vita, ma emergono anche dubbi e interrogativi, dimostrando un atteggiamento aperto alla discussione e al confronto.  

“Il nostro sogno sarebbe che tutti potessero parlare tranquillamente di biotecnologie con gli amici, di fronte ad una birra”, dicono alcune studentesse e alcuni studenti impegnati in “Progetto Bio[Tecno]Logico”, tra i quali Luca Fusar BassiniGiacomo Pasquini e Giulia Borgonovo della Scuola Normale Superiore, insieme al promotore Emanuele Boni. Del “core team” fanno parte anche Sessen DanielGiulia Burini della Scuola Superiore Sant’Anna.

“Per far conoscere ancora il nostro progetto – proseguono - abbiamo deciso di chiedere aiuto a degli esperti di comunicazione scientifica: giovani divulgatori italiani, come Stefano Bertacchi e Ruggero Rollini, ma anche docenti di fama internazionale, come Peggy Lemaux Pamela Ronald. Attraverso incontri di ‘mentoring’ ci hanno dato suggerimenti utilissimi e hanno decuplicato il nostro entusiasmo”.