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TECNOLOGIE 5G: LA SCUOLA SANT’ANNA CAPOFILA NEL PROGETTO “SOSIA INTELLIGENT ASSISTANT” FINANZIATO DA REGIONE TOSCANA PER MIGLIORARE IL PRIMO SOCCORSO E L’ASSISTENZA SANITARIA PERSONALIZZATA AI PAZIENTI

Data pubblicazione: 01.11.2020
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Il kick off meeting del progetto “SOSIA - 5G-enabled SOS Intelligent Assistant” finanziato da Regione Toscana Bando Salute è previsto per giovedì 8 ottobre 2020 presso l’aula Aquarium dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione, e della Percezione). La Scuola Sant’Anna è il capofila di questo progetto triennale, iniziato il 15 settembre 2020, con il coordinamento di Luca Valcarenghi, docente di Telecomunicazioni, la collaborazione della prof.ssa Maria Gagliardi, docente di Diritto privato dell'Istituto Dirpolis e con la partecipazione di un team di ricercatori della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica sotto la supervisione di Vincenzo Lionetti della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la Ricerca Medica e di Sanità Pubblica.

Quando è necessario un intervento di primo soccorso o un immediato trattamento sanitario primario, è essenziale che i primi soccorritori, anche i cittadini privati, e il personale dell’emergenza abbiano tutto il necessario per ridurre il tempo di accesso (il tempo per accedere all'operatore di emergenza) e di ricovero, e anche per personalizzare subito un’efficace terapia primaria di pazienti sconosciuti e senza coscienza.  Oggi, in Italia, aumenta la diffusione del defibrillatore  automatico  esterno (DAE) ad uso dei privati cittadini. Inoltre, i dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA) affrontano sfide significative nel fornire una pronta assistenza sanitaria di alta qualità in presenza di un numero crescente di pazienti e di risorse ospedaliere limitate.

La  discrepanza  tra  la  domanda  dei  pazienti  e  la  reale  capacità  dei  DEA di  fornire  un'adeguata assistenza medica personalizzata spesso porta a un flusso di pazienti non selezionati all’interno di ospedali,  già sovraffollati.  Ciò causa riduzione della qualità dell'assistenza sanitaria  primaria,  ritardi nell'inizio del trattamento e prognosi non buona dei pazienti.

La connettività e le funzionalità della quinta generazione di comunicazioni mobili (5G) ha il potenziale per migliorare drasticamente sia il primo soccorso che la cura primaria immediata del paziente. Infatti, 5G non soltanto offre  maggiore  capacità  del  4G,  ma  include  funzionalità  come  il  Multi-Access  Edge Computing  (MEC),  Ultra  Reliable  Low  Latency  Communications  (URLLC)  ed  enhanced  mobile BroadBand (emBB),  che  permettono  di  elaborare  rapidamente  la grande mole  di  dati  trasmessi  con elevata affidabilità.

L'obiettivo del progetto 5G SOSIA (SOS Intelligent Assistant abilitato dal 5G) è di migliorare la risposta all'emergenza e l'assistenza sanitaria personalizzata al paziente. Il sistema si basa su un nuovo dispositivo per l'assistenza al soccorritore di primo soccorso e su un’intelligenza artificiale che orienta i pazienti nei centri di emergenza.  SOSIA sarà dotato di un'interfaccia RFID e un'interfaccia 5G. L'interfaccia RFID legge i dati riguardanti l’anamnesi dei pazienti memorizzati in un “patch RFID” che i pazienti possono indossare volontariamente o i dati che identificano una cartella clinica elettronica, archiviata altrove. Tali informazioni saranno rapidamente inviate ai centri di emergenza in cui un dispositivo basato sull'intelligenza artificiale troverà il più vicino ospedale dove ricoverare il paziente.

5G-SOSIA migliorerà in maniera significativa l'organizzazione e la gestione delle cure d'emergenza da parte dei soccorritori. Il sistema 5G-SOSIA ridurrà il tempo tra il primo soccorso e l'inizio del trattamento personalizzato in ospedale. Inoltre, il progetto presenta le potenzialità per avviare un processo di trasferimento tecnologico e la commercializzazione del sistema SOSIA che si prevede avrà sulla comunità un impatto superiore a quello del defibrillatore automatico esterno.

Il “Bando Ricerca Salute 2018” di Regione Toscana finanzia progetti di ricerca mirati ai processi di innovazione tecnologica, clinica e organizzativa del Servizio Sanitario Regionale.

In copertina, da sinistra a destra: Silvia Fichera, assegnista di ricerca presso Istituto TeCIP; Vincenzo Lionetti; Luca Valcarenghi; Maria Gagliardi; Alessandro Pacini, tesista LM in Informatica e Networking, presso Istituto TeCIP.